D.N.A. DOPO LA NUOVA ALBA

dal 30.09 al 04.10 2020
e dall’08.10 all’11.10
mer-sab ore 21.00
dom ore 17.00

TEATROBASILICA – P.ZZA PORTA DI S. GIOVANNI, 10 ROMA

un nuovo progetto del
GRUPPO DELLA CRETA
Prodotto da
FATTORE K

di Anton Giulio Calenda
regia Alessandro Di Murro
con Jacopo Cinque Alessio Esposito Maria Lomurno Eleonora Notaro Laura Pannia
musiche originali di Enea Chisci
scene e costumi Laura Giannisi
aiuto regia Tommaso Cardelli
assistente alla regia Jessica Miceli
vocal coach Pamela Massi
light design Matteo Ziglio
direttore di produzione Pino Le Pera
ufficio stampa Maya Amenduni
grafica Studio Turandò 

“DNA – Dopo la nuova alba” vuole essere un trucco di magia, un gioco di prestigio drammaturgico, che disorienta lo spettatore tra mondi lontanissimi e tempi paralleli con l’obbiettivo di squarciare il nostro mondo e il nostro tempo.

Una Giovane Donna, rinchiusa in centro di recupero per malate psichiatriche, viene dimessa per essere reinserita nella società. Sostenuta da un gruppo di femministe capeggiate dal personaggio della Nana, ha il compito di attentare alla vita del Ministro dell’Interno, Flavio Mazzoni, personaggio politico di estrema destra e responsabile della sua reclusione nel manicomio.

La trama principale si intreccia con altre storie di universi lontani: un giovane che segue il suo maestro attraverso un deserto senza confini, due intellettuali che speculano sul futuro dell’arte mentre attendono in un aereoporto postmoderno e tre divinità annoiate che giocano con il destino dell’umanità.

Ogni percorso narrativo conduce ad una sola conclusione: la nuova alba è alle porte e con essa la speranza di un cambiamento.

Note del drammaturgo

Nel 2018 l’autrice polacca premio Nobel Olga Tokarczuk scriveva riguardo le istituzioni principali del terzo millennio, gli aereoporti, che: “se un tempo si trovavano alle periferie delle città […] presto si potrà dire che sono le città a completare gli aeroporti, in quanto luoghi per lavorare e per dormire…” e che inoltre essi: “…ci ammassano, promettendoci un collegamento con il nostro prossimo aereo…”.

Mi sono ispirato a queste parole per il mio testo, “D.N.A., Dopo la Nuova Alba”. Si tratta infatti di una vicenda che esplora la dilatazione dello spazio e del tempo causata dalle infinite possibilità che l’euforico processo di globalizzazione degli ultimi quarant’anni ci ha offerto. Ecco allora che all’interno della mia storia nascono le voci di una “Giovane Donna”, internata cinque anni prima in un asettico e soffocante riformatorio riservato a sole donne, ora prossima alle dimissioni e pronta a vendicarsi dei soprusi subiti da lei e dalle sue compagne; e della sua amica e compagna sororale, “la Nana”, un personaggio misterioso e assai tenero che parla solo attraverso versi di poesia.

Ecco che a un importante ministro della Repubblica Italiana in grave crisi esistenziale si presenta la possibilità di un cambiamento radicale. Ecco allora che si avverte l’esigenza di corredare la vicenda con una semplice fiaba che si intrecci con il filo degli avvenimenti: due uomini, uno giovane e uno anziano, affrontano faticosamente le asperità di uno sconfinato deserto.  Essi sono alla ricerca di qualcosa di indefinito, che sapranno essere trovato solo quando, tautologicamente, l’avranno trovato. Perciò continuano a inoltrarsi nel loro cammino.

Oltre a restituire allo spettatore il profondo e già noto simbolismo del deserto e del pellegrinaggio, i due personaggi, come tutti gli altri, attendono con trepidazione l’arrivo di una Nuova Alba: “una cesura fondamentale, che separerà per sempre un mondo obsoleto da uno nuovo, luminoso e giusto” dirà un giocatore di carte dalle sembianze divine verso l’approssimarsi della fine del racconto. Ed è proprio questo ciò che voglio significare con questa strana storia: l’auspicio di sovvertire al più presto un’eredità millenaria, un pesante DNA, in un nuovo mondo cui assisteremo solo Dopo che avremo avuto il coraggio di annunciare una Nuova Alba.

Anton Giulio Calenda

Segnaliamo che

è consigliata la prenotazione chiamando il numero +39 3929768519 oppure scrivendo una e-mail a info@teatrobasilica.com, poiché i posti sono limitati nel rispetto del DPCM.
Prezzo unico: 15 euro.