testo e regia IVAN FRANEK
interpreti ANDREA TROVATO o IVAN FRANEK / JULIEN LAMBERT o GIULIA DE CANIO / VALERIA BIANCHI o SIMONA OPPEDISANO
scenografia AURORA BUZZETTI e IVAN FRANEK
costumi SABRINA BERETTA
burattini artigianali ANDREA TROVATO, IVAN FRANEK, JULIEN LAMBERT, GIULIA DE CANIO
costruzione castolet MASSIMO TRONCANETTI, ALESSANDRA SOLIMENE, IVAN FRANEK, AURORA BUZZETTI
foto OLIMPIA NIGRIS

anno di produzione 2013

Dal genio di Jean-Pierre Lescot nasce il talento per il teatro di figura di Ivan Franek, attore poliedrico che muove i primi passi alla Scuola Superiore di Teatro e Marionette di Praga per poi spostarsi a Parigi dove avverrà l’incontro col maestro con cui condividerà 10 anni della sua vita. E’ a Parigi che impara a costruire e manipolare marionette e burattini di tutti i tipi e forme e dove apprende i nuovi linguaggi cui il teatro di figura si sta aprendo. Ed è a Parigi che assimila quello stile e quella poesia inconfondibili, ancorati all’immaginario popolare ma anche intrisi dell’universo onirico del racconto, della favola; stile e poetica che Franek ha poi fatto suoi rielaborandoli mantenendo le indiscutibili maestranze acquisite.

Ed è così che nasce “EHI!!!”, uno spettacolo di burattini, marionette ed attori che insieme attraversano il tempo ricostruendo immagini surreali della nostra insolita vita.
EHI!!! nasce dal bisogno profondo di ritrovare uno sguardo naif, fantastico e poetico sul mondo attuale.
EHI!!! mette in luce la bellezza delle cose che ci circondano a cui non diamo peso vivendo alla velocità frenetica di tutti i giorni.
Lo spettacolo usa una lingua universale, quella delle emozioni, dei respiri e degli sguardi esprimendo le situazioni che anche attraverso la lunga strada dell’umanità non sono mai cambiate.
EHI!!! esclude una trama letteraria.
Per quanto detto lo spettacolo è concepito per un pubblico da 0 a 200 anni.

Lo spettacolo si sviluppa su un ritmo sostenuto senza interruzioni. I protagonisti raccontando la loro storia attraversano situazioni e davanti ai nostri occhi si trasformano in altri personaggi; come una successione di quadri viventi , interpreti, luoghi ed emozioni che cambiano.
Marionette e burattini si muovono usando i sistemi di manipolazione tradizionali, ma anche tecniche multiple per rendere la loro mobilità più vera. Le marionette sono costruite con materiali diversi come carta, legno, cuoio e tessuto che mettono in evidenza la loro forza e fragilità.
La grandezza dei burattini cambia a seconda delle scene per permettere l’effetto ottico cinematografico di piani diversi (come primi piani e piani larghi in paesaggi). In una scena un burattino può essere moltiplicato per trasmettere prima l’emozione di un grande primo piano poi un piano largo con il protagonista perduto in un paesaggio.
Lo spettacolo viene messo in scena in un palcoscenico in forma ridotta chiamato “Castolet”. Dentro il castolet completamente animato, i nostri interpreti si trasformano da personaggi ordinari della nostra quotidianità in artisti di circo, eroi medioevali o protagonisti di romanzi.
Così lo spettatore che ha appena vissuto la storia di un sub viene proiettato nelle immagini di un famoso circo parigino per proseguire verso… I movimenti del castolet e la trasformazione dei burattini sono orchestrati da tre attori che come maghi, nascosti o a vista fanno funzionare l’orologio dello spettacolo.
Ed in conclusione… Ehi… siamo qui… facciamo!

Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Lazio – Assessorato Cultura, Arte e Sport.