ideazione, drammaturgia e regia Roberto Rustioni
dramaturg Chiara Boscaro
interpreti Francesca Astrei, Luca Carbone, Loris Fabiani, Paolo Faroni, Laura Pozone
scene Paolo Calafiore
luci Riccardo Grippo
costumi Francesco Esposito
musiche originali Luca Nostro
assistente alla regia e alla drammaturgia Ida Treggiari

assistente di produzione Ottavia Nigris Cosattini
un ringraziamento a Chiara La Ferlita

produzione Fattore K. / Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Napoli Teatro Festival Italia
si ringraziano Olinda-TeatroLaCucina / La Confraternita del Chianti / il Teatro del Buratto

VAUDEVILLE
Tre Atti Unici da Eugène Labiche

Roberto Rustioni si confronta con il mondo della commedia e del vaudeville in una riscrittura libera e vitale da Eugène Labiche, maestro nella costruzione di equivoci ed intrecci vorticosi e irresistibili che trascinano i personaggi in situazioni sempre più deliranti. 
Uno spettacolo che restituisce il volto più ridicolo e assurdo della condizione umana.
Perché un vaudeville oggi?
“Da tempo desideravo lavorare sul comico, con un gruppo di attori dotati di immediate e congenite doti comiche: dei comedians naturali, creature speciali e rare. Questo è il punto di partenza del progetto. La commedia non è solo intrattenimento o mainstream. A volte, quando viene attuata da talenti comici unici e geniali, si
trasforma e si eleva. Si manifesta la possibilità di raccontare storie ridicole, con un umorismo arguto e folle, profondamente sovversivo, che abbatte le convenzioni dei ruoli sociali e le ipocrisie delle relazioni. Ed allora in quel caso, la commedia è catartica, ci fa sentire più vivi e ci solleva dalla nostra quotidianità che spesso ci sta stretta: ci dà una prospettiva liberatoria su quel bizzarro evento che chiamiamo la nostra vita.
Il tuo è un percorso di ricerca sul comico?
“C’è uno spettacolo a cui sono rimasto particolarmente legato: Tre Atti Unici da Anton Čechov. Lavorando sui testi giovanili di Čechov ho cercato di trovare una chiave nuova, fresca e contemporanea per quelle piccole-grandi opere. Proseguo ora la mia ricerca drammaturgica esplorando direttamente il vaudeville francese classico, la pochade da camera da letto: un genere popolare ed al tempo stesso sofisticato di cui Eugène Labiche è maestro. Parte centrale del progetto è il lavoro con gli interpreti: i cinque comedians si trasformano ed incarnano perfettamente diversi personaggi con spirito camaleontico, perdendosi totalmente nell’improvvisazione per arrivare ad un alto livello qualitativo di gioco.”
Che tipo di spettacolo è?
“Ho elaborato un apparato scenico semplice che però nel corso dello spettacolo si trasforma, seguendo l’evoluzione ed il passaggio da un primo atto unico a quello successivo. Una metamorfosi dello spazio parallela al cambio/gioco degli interpreti da un personaggio all’altro. È una riscrittura in chiave contemporanea di Labiche, questo vale anche per la qualità della scenografia.
Uno spettacolo dichiaratamente comico, coinvolgente, dove il pubblico non riesce a smettere di ridere… ma restando sempre attaccato alla vita, la vita innanzi tutto.”
Durata spettacolo 1h50min

Photo credits: FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL / AG. CUBO